Villa Sforzesca

La villa fu fatta costruire nel 1576 (iscrizione sopra il portale di accesso) dal cardinale Alessandro Sforza ai confini tra la Contea di Santa Fiora e lo Stato Pontificio, assieme all’attigua Chiesa di San Gregorio Magno e alla cortina muraria parzialmente perduta.
In particolare, la struttura doveva servire al cardinale sia come residenza estiva, che come base per la repressione del brigantaggio, della quale venne incaricato da papa Gregorio XIII.
La Villa Sforzesca si presenta a pianta rettangolare, con la facciata ben restaurata che racchiude una corte interna, dove sono visibili alcuni ruderi.
L’edificio si sviluppa su tre livelli, con portale d’ingresso centrale sovrastato da un arco a tutto sesto dove è collocato lo stemma gentilizio. Gli elementi stilistici testimoniano le origini rinascimentali del complesso. All’interno, sono visibili tracce di decorazioni e affreschi tardo cinquecenteschi e del periodo barocco.

 

Nell’area antistante, si affaccia sul lato destro la coeva Chiesa di San Gregorio Magno fatta restaurare nel 1856 dal prelato Celestino Ricci Menichetti.

 

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