Populonia

L’avvio del processo di aggregazione che porterà all’occupazione di Poggio del Castello e di Poggio del Telegrafo si colloca all’inizio dell’età del Ferro (IX secolo a.C.). Il sistema insediativo del Bronzo Finale (XII-X secolo a.C.) era invece caratterizzato da piccoli nuclei abitativi posti lungo la costa, dall’odierno Golfo di Baratti verso Nord, fino a San Vincenzo. Populonia deve il suo splendore, oltre allo sfruttamento delle risorse minerarie del Campigliese e della vicina isola d’Elba, che la resero uno dei centri più fiorenti della metallurgia antica del bronzo e del ferro, anche alla sua felice posizione geografica. Fin dall’Età del Bronzo Populonia diventa un importante crocevia dei traffici medio tirrenici, vero porto di mare e luogo d’incontro privilegiato di influssi provenienti dal resto del Mediterraneo.

 

La vicinanza con l’Arcipelago toscano, che si connota presto come un vero ponte di isole e sul quale la città inizia presto a esercitare una forma di controllo, la rende un interlocutore privilegiato nei rapporti con la vicina Corsica e la Sardegna. Nel VI secolo a.C. visse il suo periodo di massimo splendore, arrivando ad ospitare molte migliaia di abitanti, con un’acropoli, una necropoli, diversi quartieri portuali ed industriali (presso la marina, sul golfo di Baratti). Era munita di un’imponente cinta muraria. L’acropoli e l’abitato erano difesi da una prima cinta, mentre una seconda cinta era a protezione dei quartieri industriali situati presso il porto; questi si erano estesi al di sopra delle necropoli più antiche, lasciando una notevole quantità di scorie di ferro residuate dall’attività metallurgica.

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In epoca romana lo storico latino Tito Livio ci informa che nel 205 a.C. Populonia fornì a Scipione l’Africano il ferro necessario per la spedizione in Africa, durante la seconda guerra punica. Godette sempre di una certa autonomia, continuando anche sotto l’egemonia di Roma a battere moneta propria ed intatti ne rimasero i commerci; Populonia era infatti alleata di Roma e molte sono le testimonianze architettoniche (templi, ville, terme) giunte fino a noi di epoca romana. L’episodio che tracciò l’inizio di un lento e progressivo declino si ebbe con le guerre intestine di Mario e Silla. Populonia infatti si schierò dalla parte di Mario, che poi fu sconfitto; Silla decise dunque di punirne gli alleati e distrusse la città. Era il I secolo a.C. Lo storico romano Strabone alla fine del I secolo a.C. visita Populonia; ne parla come di un centro in piena rovina, con un’acropoli in piena decadenza e in semiabbandono, fatta eccezione per pochi templi. Rimanevano vivi e popolati solamente i quartieri industriali sul mare, le borgate lungo la spiaggia di Baratti e sui promontori che circondano il porto, come l’area archeologica di Poggio del Molino e di Poggio San Leonardo.

(Wikipedia)

 

Populonia

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