Orvieto

Notizie attendibili riguardanti i primi insediamenti umani risalgono al VII secolo a.C., ma è da ritenersi che il luogo fosse già abitato sin dall’Età del bronzo e del ferro.

Periodo etrusco

Le testimonianze archeologiche di epoca etrusca, fornite da campagne di scavo e studi condotti negli ultimi anni, offrono un quadro abbastanza attendibile, anche se ancora incompleto, della città antica, identificata dopo molte incertezze e polemiche tra etruscologi, nella città di Velzna, una delle dodici città-stato etrusche. Denominata dai romani “Volsinii” sorgeva nei pressi di un famoso santuario etrusco, Fanum Voltumnae, meta ogni anno degli abitanti dell’Etruria che vi confluivano per celebrare riti religiosi, giochi e manifestazioni. La città ebbe, dall’VIII al VI secolo a.C., un notevole sviluppo economico, di cui beneficiavano principalmente ricche famiglie in un regime fortemente oligarchico, e un incremento demografico che, nella composizione della popolazione, mostra l’apertura ad una città multietnica; di tutto ciò si ha riscontro dai resti della città sulla rupe e principalmente dalle vicine necropoli. La città raggiunse il massimo splendore tra il VI e il IV secolo a.C., diventando un fiorente centro commerciale e artistico, con una supremazia militare garantita dalla sua posizione strategica che le dava l’aspetto di una fortezza naturale.

Periodo romano

Tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. l’assetto sociale che aveva permesso la crescita della città si incrinò. I ceti prima esclusi conquistarono il governo della cosa pubblica e il dissidio tra le classi divenne violento, finché i nobili non chiesero aiuto ai Romani. Questi, nel 264 a.C., colsero l’occasione per inviare l’esercito a Volsinii e, invece di sottometterla, la distrussero e deportarono gli abitanti scampati all’eccidio sulle rive del vicino lago di Bolsena, dove sorse Volsinii Novi (Bolsena). Non si conosce il motivo di tale accanimento nei confronti della città da parte dei Romani i quali, secondo le notizie letterarie, trasportarono a Roma oltre duemila statue razziate dai santuari orvietani, ed evocarono nell’Urbe il dio Vertumnus, la principale divinità degli Etruschi. La traslazione della città fisica della Orvieto antica da un sito all’altro si ripeterà in senso inverso, provocata ancora da altre invasioni. Fu rifondata allora sulla rupe orvietana la cittadella altomedievale di Ourbibentos che, nell’arco di qualche secolo, diverrà una nuova città con il nome di Urbs Vetus (città vecchia).

Periodo altomedioevale

Dopo il crollo dell’Impero romano d’Occidente, Orvieto divenne dominio dei Goti fino al 553 quando, dopo una cruenta battaglia e un assedio, fu conquistata dai Bizantini di Belisario. Successivamente, dopo l’istituzione del Ducato di Spoleto, divenne longobarda. Poco prima dell’anno Mille la città, posta sulla linea di confine dell’Italia bizantina, di cui costituiva un importante nodo strategico, tornò a rifiorire, espandendo il suo tessuto urbanistico con la costruzione di fortificazioni, palazzi, torri e chiese.

 

Monumenti e luoghi d’interesse

Particolare della facciata del Duomo

Architetture religiose

Piazza della Repubblica con la Chiesa di Sant’Andrea e, sulla destra, il Palazzo Comunale
  • Il Duomo di Orvieto è la cattedrale della diocesi cittadina, capolavoro dell’architettura gotica italiana. La facciata è decorata da una grande serie di bassorilievi e sculture realizzati dall’architetto senese Lorenzo Maitani.
    • Cappella di San Brizio, celebre ciclo di affreschi sul Giudizio Universale di Luca Signorelli (1499-1502)
  • Chiesa di San Giovenale (1004)
  • Chiesa di Sant’Andrea (1013), costruita sulle rovine di una chiesa paleocristiana e rimaneggiata nel XII, XVI e XIX sec.
  • Chiesa di San Domenico con il Mausoleo del cardinale De Braye realizzato da Arnolfo di Cambio
  • Chiesa di San Ludovico
  • Chiesa di San Francesco, costruita nel XIII secolo.
  • Abbazia di San Severo e Martirio, complesso monastico con strutture altomedievali e di epoca romanica

Architetture civili

Palazzo del Capitano del Popolo

Ingresso della Fortezza Albornoz
  • Palazzo Soliano (1297), che ospita il Museo Emilio Greco
  • Palazzo Papale, che ospita il Museo archeologico nazionale di Orvieto
  • Palazzo comunale
  • Palazzo del Capitano del Popolo
  • Palazzo Faina, che ospita il Museo “Claudio Faina” e il Museo Civico
  • Palazzo dei Febei
  • Palazzo Gualterio
  • I palazzi medievali di Orvieto
  • I palazzi rinascimentali di Orvieto
  • I palazzi moderni di Orvieto
  • Via della Cava

Siti archeologici

  • Sotterranei della chiesa di S. Andrea e Bartolomeo dall’epoca villonaviana all’età moderna[10].
  • Pozzo di San Patrizio (1528)
  • Pozzo della Cava
  • Grotte di Adriano, già note con il nome di Orvieto sotterranea
  • Le Necropoli del Crocifisso del Tufo e di Cannicella

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Orvieto

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