il Romitorio di Cetinale

Alcuni decenni dopo la costruzione di Villa Cetinale venne disposta nel 1716 l’edificazione di un grande quanto singolare romitorio, posto quasi sulla sommità della collina scoscesa che sovrasta la Villa ed accessibile tramite una scala di circa 500 metri (la Scala santa) scavata nella roccia marmorea e oggi praticamente scomparsa.
Il romitorio era destinato alla vita in comune di un gruppo di eremiti, sottoposti all’autorità ecclesiastica del Vescovo di Colle Val d’Elsa e legati al padrone di Cetinale da particolari obblighi (servire le messe, fare a richiesta alcune opere di carità, visitare la cappella della villa una volta al mese) pena il licenziamento. Compito precipuo dei monaci era la cura degli ammalati e l’assistenza ai moribondi; vivevano di elemosina e, quando questa era insufficiente, ricevevano le provviste dalla Villa.
2
Il Romitorio è una costruzione a quattro piani; la facciata è caratterizzata da due archi sovrapposti: il primo è un arco ribassato, corrispondente al piano terra; su di esso poggia il secondo arco, che si alza fino al tetto ed ha una volta a tutto tondo. Dal lato destro si accede alla cappella, che corre parallelamente alla facciata; il resto dell’edificio è occupato dalle stanze degli eremiti.
(http://www.comune.sovicille.siena.it/Main.aspx?ID=344)
1