Campiglia Marittima

Da molteplici testimonianze archeologiche nel territorio comunale si sa che sono esistiti stanziamenti anteriori al Medioevo. Il territorio comunale già in epoca etrusca e romana è abitato anche grazie al fatto che la zona è ricca di minerali, testimonianze di questa attività sono visibili ai piedi del paese dove oggi si trova la chiesa della Madonna di Fucinaia e il parco archeo-minerario di San Silvestro. Oggi sono visitabili i forni fusori e i pozzi minerari che gli etruschi sfruttavano in cerca di metalli.

Sono state individuate tracce di un villaggio di capanne dell’VIII-IX secolo, infatti è nel Medioevo che l’abitato prende forma. Nell’XI secolo abbiamo le prime testimonianze di fonti scritte che parlano dell’insediamento urbano di Campillia anche se è sicuramente a partire dalla metà del XII secolo, quando le vicende storiche pisane influenzarono il borgo, che si comincia a parlare sempre più della città.

Il villaggio conserva una parte alta cinta da mura, con la residenza signorile e una chiesa, e il borgo inferiore, difeso da un’altra cinta in pietra e dotato di strutture produttive (frantoio, forni)

 La Rocca di Campiglia
Il complesso della Rocca domina Campiglia dalla porzione più alta del rilievo su cui si sviluppa l’abitato dove sin dal X secolo si sviluppò un villaggio di grandi capanne in legno, abitate da individui che vivevano principalmente di allevamento suino e delle risorse del bosco Il Museo della Rocca
situato all’interno del complesso è stato inaugurato nel 2008 a seguito degli studi archeologici effettuati dal Dipartimento di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Siena. Espone tutti i reperti ritrovati durante gli scavi ricostruendo, attraverso ricostruzioni grafiche e pannelli didattici, la storia del complesso e le sue trasformazioni nel corso dei secoli.